sabato 8 maggio 2010

SPQR

Al di là della brutta partita di mercoledì, dove un arbitro con un po' più di palle avrebbe gestito meglio gli episodi, buttando fuori gente che lo meritava ben prima del 90' e fischiando un rigore che ci poteva anche stare, mi ha lasciato l'amaro in bocca il deprimente finale.

Parlo del brutto gesto di Chivu - anche se l'ho visto successivamente - e di Taddei, ma soprattutto di quello che è successo tra Totti e Balotelli.

Quello che si sono detti rimarrà tra loro due e chi li ha sentiti, noi possiamo giudicare i fatti e alcune dichiarazioni: i fatti sono che il Pupone ha applicato una mossa di karate, scientemente, al gambone di Mario e la dichiarazione successiva è che non solo non si è scusato, ma ha fatto capire che c'è stata anche premeditazione.

Allora, è sicuro che Balotelli un calcio nel culo se lo potesse anche meritare, anzi parecchie volte vorrei esserne l'autore materiale, ma ciò non toglie che tu, ambasciatore dell'Unicef, fautore di parecchie iniziative benefiche (spesso non pubblicizzate e questo ti fa molto onore), additato dal tuo presidente come esempio per il calcio ed i bambini, certe cose non le debba fare in nessun mondo.

Va bene non scusarsi con il destinatario del pedaton, ma con gli altri sì perchè altrimenti fai passare il messaggio che se sei provocato allora è tuo diritto farti giustizia da solo, in un modo vigliacco e così evidente.

Chi ha giocato a calcio lo sa, di modi per "vendicarsi" ce ne sono parecchi, io stesso diverse volte ho voluto punire un avversario particolarmente stronzo o sleale, ma senza inseguirlo per il campo con gli occhi iniettati di sangue fino a colpirlo alle spalle.

Che Totti sia uno che casca nelle provocazioni lo si sapeva, però il ragazzo è ugualmente provocatore (magliette, gesti, ecc...) e quindi deve prendere e portare a casa, occhio per occhio...

E mi fanno anche pena quelli che cercano di giustificarlo, non ultimo il buon Zibì

1 commento:

  1. Difficile non essere d'accordo. Non è la prima volta, non sarà l'ultima perchè la persona è così. Da romanista mi amareggia una cosa: ti stai avviando verso l'uscita di una carriera sontuosa. Mettici un po' di stile. Hai perso, esci dal campo a testa alta, punto.

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