mercoledì 21 aprile 2010

Ci si Barçamena

Finisce il primo tempo, 3-1 per l’Ambrosiana, in una partita giocata come meglio non si poteva fare.

Il portogueso l’ha preparata molto bene e i giuocatori l’hanno applicata anche meglio.

Come tante partite gli episodi possono cambiare l’esito finale, per il Barça un rigore netto negato alla fine (evidentemente in cemps lig quell’area di rigore è zona franca) potrebbe fare molta differenza alla resa dei conti; è anche vero che i catalani così in difficoltà quest’anno non li ho mai visti e mai avrei pensato di poter dire che ce la saremmo giocata alla pari.

Impressionante una statistica: Barcellona 512 passaggi, 1 gol; Inter 128 passaggi, 3 gol.

Il secondo tempo in terra blaugrana sarà una bolgia, il Barça può segnare 2 gol in un battito di ciglia, però intanto un po’ di pressione ce l’avranno pure loro.

A parte le terrificanti maglie, sono sempre belli da vedere e Messi quando parte ti alza il battito cardiaco, però devo dare merito ai ragazzi in nerazzurro che dal portiere alla punta più avanzata hanno davvero fatto un partitone sotto l’aspetto tattico e, soprattutto, con un’intensità che rarissime volte ho visto in questa squadra. Bravi tutti.

Tutti tranne uno.

A me non interessa se tifa Milan, non interessa se non esulta in campo o in tribuna, non interessa se sbaglia gol o passaggi, non interessa se insulta i tifosi che lo fischiano: io vedo un ragazzo che non ha alcun rispetto per i suoi compagni e per il suo allenatore, entra per 20 minuti in una semifinale di Champions e invece di sbattersi come un ossesso per aiutare una squadra ormai in debito di forze, trotterella per il campo.

Un’indolenza e un’insolenza incredibili; quando vede un Eto’o - che qualcosina ha vinto nella sua carriera - fare 60 metri per andare a pressare a ridosso della SUA area, un Milito che finisce coi crampi, un Lucio che usa tutto quello che può per impedire che la palla lo sorpassi e continua a giocare come se fosse alla scapoli Vs. ammogliati di Fantozzi, ecco questo è qualcosa che io come allenatore o come compagno di squadra non posso accettare.

Non ci vuole talento per correre, per pressare o per ostacolare: ci vuole dedizione, ci vuole passione e ci vuole qualcosa che lui ora non ha e forse non avrà mai, i cojones e la coscienza che per vincere in questo sport non sei da solo, devi stare in un gruppo che sa che può contare su di te.

Adesso nessuno all’Inter può contare su di lui e Cambiasso l'ha fatto capire chiaramente: "Ognuno sa quanto ha fatto per questo risultato e ognuno è tranquillo se ha dato il 100%. Questo è quanto rimane a noi tutti"

2 commenti:

  1. In questo momento provo pena per lui, perche' fatica a capire la fortuna che ha, il fatto che potrebbe avere il mondo ai suoi piedi, se solo decidesse di lavorare per assecondare il talento che si ritrova.
    Il pubblico puo' anche essere cattivo con te (quanti terzini ha bruciato la tribuna nerazzurra?) ma ieri ha preso l'unica posizione possibile per rispettare chi ha dato l'anima, in condizioni di inferiorita' tecnica (non c'e' nulla di male a dirlo).
    Non credo che Balotelli sia cosi' scientemente cinico da essere stronzo in maglia nerazzurra per poi diventare un santo con altra casacca.
    E se pensa di essere migliore di tutti, diverso da tutti, piu' forte di tutti, non ha che da dimostrarlo.

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  2. Le rare partite di questa stagione in cui ha corso e si è impegnato quando mancavano 10-15 minuti dal fischio finale è crollato a terra vittima dei crampi.... a 19 anni....

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